L'Esperienza di Luca in Turchia: Crescita Personale e Solidarietà attraverso il Volontariato22/2/2024 Ciao, mi chiamo Luca e ho trascorso due mesi di volontariato ad Ankara, in Turchia, per un progetto di incentivazione all’istruzione e allo sport con l’obiettivo di sostenere i più giovani nel loro sviluppo personale e professionale.
Partecipare al Corpo europeo di solidarietà è stata un'esperienza unica che mi ha permesso di crescere e di mettermi alla prova sotto diversi aspetti. Mi ha dato l'opportunità di uscire dalla mia zona di comfort, di diventare più indipendente, di sviluppare nuove competenze e di rapportarmi con persone di culture, età e provenienze diverse.
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La crescita persolane di Simone nel suo progetto ESC: "sono immerso nella marea dei portoghesi"5/2/2024 Cosa vuol dire lavorare in biblioteca ed essere curioso? Banalmente ritrovarsi il proprio tavolo di lavoro pieno di fumetti, libri di arte, design e riviste.
Il mio percorso all’interno della biblioteca è quello di poter essere pienamente funzionale, e questo avverrà tramite una serie di tappe, iniziando dallo studio della bibliografia e l’apprendimento della lingua portoghese. Ora, quando si ha tanto tempo per poter leggere, ci si concede a qualunque interesse, come può essere un libro sulla cucina portoghese e i piatti da assaggiare; il metodo di vita svedese Lagom o la storia delle religioni. Mi chiamo Davide e recentemente ho concluso la mia esperienza con European Solidarity Corps a Danzica, dove ho dedicato il mio impegno alla Caritas, un'organizzazione che coordina numerose iniziative di beneficenza a favore delle persone più bisognose della comunità locale, compresi senzatetto, anziani, bambini e persone diversamente abili. La Caritas si distingue anche per il suo profondo impegno nel sostenere la comunità dei rifugiati ucraini in Polonia.
Gran parte dei miei undici mesi a Danzica sono stati impiegati presso "Wigor," un centro per anziani situato nel cuore della città. Il percorso quotidiano verso il centro mi ha offerto l'opportunità di passeggiare ogni giorno tra le suggestive strade del centro storico di Danzica, nota anche come la "perla del Baltico." Ciao a tutti, sono Gianmarco, ho 22 anni e sono di ritorno da Tyrnävä, in Finlandia, dove ho trascorso tre mesi unici grazie a ESC.
Scrivo queste righe ad una settimana dal mio ritorno, un po' più a freddo, ma ancora nostalgico delle esperienze appena trascorse, che rimarranno indelebili per sempre nella mia memoria. È stato un anno incredibile fatto di persone, emozioni e paesaggi indimenticabili. Questi 12 mesi mi hanno aperto la mente a nuovi mondi, nuove culture e soprattutto hanno aperto una grande porta su di me. Mi sento cambiata, ho imparato a non correre, a godermi le cose e il tempo che nella vita frenetica di tutti i giorni sembra essere davvero impossibile! Ho imparato a conoscere quello che davvero mi piace e quello che non voglio più fare. Ho imparato ad aspettare. Nel progetto che ho scelto aiutavo gli educatori di una associazione con utenti con differenti disabilità. La cosa che mi ha sorpreso di più è stata la cooperazione tra le persone del centro per aiutare i propri amici a rialzarsi ed affrontare i compiti quotidiani. Le loro facce sorridenti, le risate, la quotidianità che avevamo creato sono le cose che mi porterò nella mia valigetta personale!
Ciao a tutti, mi chiamo Beatrice e vivo in Abruzzo! Ho svolto il mio progetto europeo di 12 mesi a Lisbona, Portogallo, all'interno dell'acquario Vasco da Gama. Mi sono occupata dell'analisi chimica delle acque delle vasche presenti nella struttura, della zona Plancton ed ho aiutato i miei colleghi a prendersi cura dei nostri ospiti 🐠🦀
Provare a mettere per iscritto che cosa ha significato questo progetto di volontariato europeo in Francia non è semplice, neanche dopo aver fatto passare qualche settimana dal mio ritorno in Italia. C’è un insieme di visi, esperienze, storie e sapori che rappresentano questi mesi a Parigi, appena terminati.
L’esperienza ESC di Chiara a Parigi: È difficile mettere a parole un anno di avventure ed emozioni6/9/2023 Sicuramente è stato un anno indimenticabile, fondamentale per la mia crescita personale, e chiarificatore per quanto riguarda tutte quelle scelte sul “futuro” che si tendono sempre a posticipare. Ma cominciamo dall’inizio...
E’ ormai da una decina di giorni che sono tornata in Italia, dopo aver passato due anni a Zagabria: uno per studio, e uno con il Corpo Europeo di Solidarietà. Tornare non è stato facile: il mio concetto di “casa” è più a Zagabria che altrove. Tuttavia, tutto ha una fine, e bisogna accettarlo. A Zagabria ci tornerò, se non altro per recuperare le ciabatte che ho dimenticato di mettere in valigia.
Questa è la storia di una piccola parte della mia esperienze di volontariato internazionale a Zagabria, quando, con un gruppo di volontari, ho organizzato un solidarity project, ossia un piccolo progetto che può essere messo in piedi da un gruppo informale di persone. Nel caso del mio gruppo, abbiamo optato per un torneo di calcetto.
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February 2024
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