Immaginate un luogo in cui sia possibile fare dello yoga, suonare della musica, ballare la salsa e partecipare ad un cineforum; iscriversi ad un atelier di cinema, ad uno di cucina etnica e poi partecipare ad giornata di sensibilizzazione sulla disabilità: questo è solo una parte di ciò che accade in una delle decine di Maison des Jeunes et de la Culture (letteralmente: casa dei giovani e della cultura) che animano la regione de l'Île de France. Nella MJC in cui sono volontario europeo, poco fuori le porte di Parigi, mi occupo principalmente di organizzare eventi culturali: insieme ad una collega in servizio civile, abbiamo individuato nell’arco dell’anno 2019/2020 alcune date particolarmente rilevanti nelle quali proporre degli eventi culturali legati ad uno specifico tema, da affiancare alle attività che vengono proposte a cadenza settimanale.
Abbiamo organizzato, ad esempio, un cine forum a tema ecologista, nel quale diverse associazioni del luogo hanno potuto prendere parola e rispondere alle domande del pubblico; una conferenza di un regista non vedente che ha proiettato il proprio documentario di viaggio; una giornata sulla disabilità, in cui alcune classi delle scuole elementari hanno svolto un laboratorio con due portatrici di handicap. Allo stesso modo, organizzeremo una settimana per commemorare la Shoah, una giornata sulla cittadinanza europea con esposizioni e laboratori, una giornata sulla donna, e tanto altro ancora. Abbiamo inoltre ricevuto una formazione per l'utilizzo della web radio, che nel 2020 metteremo in pratica proponendo podcast tematici. Parallelamente, due volte a settimana tengo un corso di inglese per adulti, livello debuttanti, in cui impariamo le basi della lingua, della conversazione e dell’ascolto, con uno spirito conviviale e dinamico. Lo spirito che anima questa associazione e questi progetti è la ricerca di un contatto autentico con le persone che animano la città, al fine di stimolare una pratica di cittadinanza attiva che investe temi di interesse collettivo. In questo modo tentiamo di dare il nostro contributo affinché in un tessuto sociale complesso come la periferia parigina, dove la disparità di accesso alla scolarità, alla formazione e alla cultura può assumere forme nette e discriminatorie, tutta la popolazione possa riconoscersi in un luogo inclusivo, aperto e stimolante. (Francesco)
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November 2024
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