Da quando ho iniziato la mia formazione accademica per diventare educatrice sociale ho sempre pensato di fare un'esperienza di volontariato internazionale, e quando ho finito gli studi e ho fatto un po' di esperienza lavorativa ho capito che era il momento giusto per farlo. Ho iniziato a cercare il volontariato europeo e ho trovato il Corpo Europeo di Solidarietà, che mi è sembrato molto interessante e mi ha dato la possibilità di fare quello che volevo fare da tempo. Ho sempre voluto farlo in Italia, perché è stato il primo Paese straniero che ho visitato e mi ha conquistato da quando era una bambina. C'erano molti progetti in Italia, ma Casa Santa Chiara ha attirato in modo particolare la mia attenzione, perché lavorava con persone con disabilità e si trovava a Bologna, una città perfetta per gli studenti Erasmus e i giovani. Ho fatto le valigie e in meno di un mese ero già lì, con molto entusiasmo, eccitazione e curiosità per i nove mesi che avrei trascorso lì. In questo periodo sono cresciuta molto sotto tutti i punti di vista, personale e "lavorativo" come educatrice sociale. Ho affrontato sfide e difficoltà personali, come la lingua, ma a poco a poco tutto scorreva e andava nel migliore dei modi, e vero che grazie al lavoro in Casa Santa Chiara ho imparato molto più facile la lingua.

​Ho incontrato persone straordinarie con cui ho condiviso alcuni dei momenti più belli della mia vita e che avrò sempre molto affetto e amore grandisimo. Ho viaggiato per tutta Italia e ho scoperto diversi modi di vivere. Sono andata in campeggio con le persone con cui ho fatto volontariato. Ho conosciuto persone provenienti da diversi Paesi. E questi sono solo alcuni esempi della meravigliosa esperienza che ho vissuto come volontaria a Bologna. So che in futuro tornerò in Italia per fare altri progetti o avventure, perché durante questa esperienza sono cresciuta molto come persona e mi ha aperto la mente. Senza dubbio, la rifarei mille volte!

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