Per 8 mesi, da Settembre 2024 fino ad Aprile 2025, sono stato volontario CES a Jerez de la Frontera, una città Andalusa famosa per essere una delle culle del flamenco e per ospitare ogni anno il celebre Moto GP. Insieme ad un team di altri volontari ho contribuito al lavoro di Asociación Juvenil Inter, organizzazione che si occupa principalmente di promuovere i programmi Erasmus+ e i valori europei alla gioventù locale, svolgendo incontri in presenza con le scuole della città e dintorni, gestendo la comunicazione sui loro social media, e anche aiutando come facilitatore in diversi progetti Erasmus+ di Scambio di Giovani e Corsi di Formazione. Oltre a ciò, le mie mansioni furono molto variegate: ho gestito un club d’inglese settimanalmente, ho organizzato lezioni non formali su vari temi con una classe di studenti della scuola secondaria, ho preparato eventi inter- culturali, scritto articoli per il giornale mensile dell’organizzazione, ed ho collaborato con altre organizzazioni non governative come Oxfam Intermon, Madre Coraje e la rete di appoggio ai migranti Dimbali. Prendere parte a così tante attività differenti è stato uno degli aspetti che più mi sono piaciuti di questa esperienza. Avere sempre qualcosa di diverso da fare ed il dovermi relazionare con molte persone, mi ha reso più dinamico e flessibile, in grado di organizzare attività di gruppo, di parlare di fronte ad una platea, di gestire il mio tempo al meglio e di lavorare efficacemente in un team. Inoltre, l’affrontare con successo sfide per nuove mi ha anche reso più fiducioso nelle mie capacità. Per fare un esempio, inizialmente mi sentivo un po’ intimidito all’idea di dover svolgere delle intere lezioni con degli studenti delle superiori. “Le cose che possono andare male sono tante”, pensavo. La classe potrebbe non ascoltarmi e fare confusione, oppure potrei non essere in grado di coinvolgere gli studenti abbastanza, o finire gli argomenti troppo in fretta e restare per un quarto d’ora in un imbarazzante silenzio a contare i secondi. Invece tuti i miei timori si rivelarono infondati, e preparare gli argomenti per quelle classi ed instaurare un rapporto con gli alunni sono stati fra i momenti che più ricordo con soddisfazione. Poi, lavorare nell’area dei progetti Erasmus+, e conoscere così tanti giovani e organizzazioni sociali provenienti da tutta europa, mi ha svelato un intero mondo che prima non conoscevo, aprendomi la strada a nuove potenziali opportunità per il mio futuro. In più, la possibilità di vivere in un altro paese, di immergersi nella sua cultura, di parlare la sua lingua e sperimentare la sua quotidianità, è stato un altro dei grandi benefici che ho potuto esperire grazie al CES. Jerez de la Frontera è una città stupenda, profumata dagli aranci che ne costeggiano ogni via, decorata dalle sue tante chiese, ed in cui è bellissimo perdersi passeggiando nei labirintici vicoli color bianco pastello. Ma ciò che più mi ha impressionato è la vitalità ed il carattere dei suoi abitanti, amichevoli e gioiosi, profondamente legati e fieri delle loro radici culturali. Girando per la città, si udiva sempre qualcuno cantare una canzone tradizionale o suonare del flamenco in qualche bar, e la comunità sembrava sempre in procinto di celebrare il suo prossimo evento, che questo sia una processione, il festival del flamenco, la Zambomba o la Semana Santa. Oltre a Jerez, ho avuto anche il tempo di visitare altre città in Andalusia, come Seviglia, Cadice, Granada e Malaga, così da farmi un’idea un pò più completa del territorio dove vivevo. Scoprire la cultura Spagnola è stata quindi un’altra delle esperienze più significative del mio volontariato. Ma l’aspetto più importante del mio CES si trova nei tanti legami d’amicizia che ho potuto instaurare nel corso dei mesi. Ho legato tanto, sia con gli altri volontari dell’associazione, che con il team di AJ Inter e con i giovani conosciuti durante i progetti Erasmus, ed, in generale, con le tante persone con cui ho lavorato. Relazionarmi con tutte queste persone diverse, mi ha fatto crescere molto a livello umano e mi ha permesso di conoscermi più a fondo. Sento di essere diventato più empatico e comprensivo, e più aperto nei confronti degli altri. Riguardandomi adesso indietro, mi sento profondamente soddisfatto e fortunato dell’aver costruito una bellissima rete di amicizie che sono convinto rimarranno nel tempo. Rincontrarle tutte sarà anche un’ottima scusa per ritornare in Spagna e viaggiare per tutta europa! Per concludere, voglio consigliare vivamente a tutti i ragazzi/e di informarsi sulle molte opportunità che il CES può offrire. È un’ottima occasione per fare una esperienza all’estero, conoscere una nuova cultura, fare nuove amicizie, ed arricchirsi dal punto di vista sia umano che professionale.
Spero che questa testimonianza sia utile per tutti coloro che vogliono intraprendere l’avventura del CES e che possa ispirare chi è ancora indeciso! Un caro saluto Francesco
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May 2025
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